Uno studio condotto da 18 ricercatori prevede un imminente collasso planetario irreversibile.
Gli autori, esperti in diverse discipline, suggeriscono che gli ecosistemi del pianeta stanno precipitando verso una fase di crollo.
Secondo la ricerca pubblicata su Nature, la sempre piu' accelerata perdita di biodiversita', le fluttuazioni estreme del clima, la connessione tra ecosistemi e il cambiamento del bilancio energetico sono tutti fattori precursori di un punto di non ritorno.
Secondo i ricercatori - provenienti da Cile, Canada, Finlandia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, incontratisi la prima volta presso la University of California Berkeley nel 2010 - questo momento potrebbe avere luogo durante questo secolo e gli ecosistemi del pianeta potrebbero collassare in un tempo brevissimo.
"L'ultimo punto di rottura nella storia della terra risale a 12mila anni fa, quando il pianeta e' passato dall'era dei ghiacciai (che era durata 100mila anni) all'attuale stato interglaciale - ha detto Arne Mooers, professore presso il Biodiversity Department of Biological Sciences della Simon Fraser University -.
Una volta raggiunto quel punto, i cambiamenti biologici piu' estremi ci hanno portati allo stato attuale in solo 1000 anni.
Senza contare che il pianeta sta cambiando molto piu' velocemente". Queste proiezioni contraddicono la cconvinzione per cui c'e' ancora da discutere sui fattori antropici nel la distruzione del pianeta. Lo studio sostiene che e' gia' stato superato il 43 per cento nella conversione di paesaggi in aree agricole e urbane, rendendo la terra sempre piu' sensibile a epidemie ambientali.
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