WRESTLING WEB.IT (non solo wrestling & Divas, calcio, anime, musica, cucina, attualità, cinema & tv e tanto altro)

Bestia del Gévaudan, La bestia che terrorizzò la Francia

« Older   Newer »
  Share  
Lucky (Due di Picche)
view post Posted on 25/9/2010, 10:31




Bestia del Gévaudan
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Raffigurazione della bestia dello GévaudanLa Bestia del Gévaudan (in francese: La Bête du Gévaudan) è stata una creatura che terrorizzò la zona del Gévaudan (oggi Lozère), nell'area centro meridionale della Francia tra il 1764 e il 1767, uccidendo e ferendo centinaia fra persone e animali. Mentre gli attacchi sono stati provati e documentati, non è mai stata definitivamente chiarita la vera natura della bestia. La versione più accreditata è che si sia trattato di uno o più lupi di dimensioni superiori alla norma.

La vicenda della misteriosa bestia è legata a diverse teorie di cospirazione contro la casa reale francese e ha ispirato i film La Bestia (1975) di Walerian Borowczyk e Il patto dei lupi (2001) di Christophe Gans.

Storia
Altra ipotetica raffigurazione della bestiaLa vicenda ebbe inizio nell'aprile (per altri inizio giugno) del 1764, quando una ragazza che passeggiava nel bosco fu attaccata da un grosso lupo, ma le mucche a cui stava badando allontanarono la bestia. La giovane donna descrisse la bestia con un corpo da vitello, peluria folta e nera, due grandi canini laterali.

Il 30 giugno del 1764 la "bestia" fece la sua prima vittima: una ragazzina quattordicenne fu uccisa. Nei mesi successivi furono decine le vittime, per lo più donne e bambine.

Col moltiplicarsi degli attacchi e dei morti, il governo francese inviò in questa regione uno squadrone di 56 dragoni, comandati dal capitano Duhamel, che comunque per le ricerche ebbe a disposizione anche gli oltre 400 miliziani dei Volontari di Clermont, di stanza nei pressi. Duhamel avvistò la cosiddetta Bestia più volte, senza mai riuscire a ucciderla. A suo parere, benché non fosse un esperto, la belva era un ibrido mostruoso, grande come un vitello di un anno. In effetti la Bestia (quella uccisa nel 1767) e soprattutto quella uccisa prima, nel 1765 (il cosiddetto Lupo di Chazes, uno dei responsabili degli attacchi di quegli anni nel Gévaudan), una volta ucciso e misurato fece registrare oltre 70 kg, quasi 90 cm di altezza al garrese e una lunghezza di circa 140 cm, coda esclusa.

Raffigurazione dell'attacco della belvaRe Luigi XV inviò allora (1765) in zona un famoso cacciatore di lupi, il nobile normanno d'Enneval, che in breve uccise, con la sua muta di cani addestrati, ben 74 lupi. Ma non la Bestia, che continuò le stragi. Come lui anche molti altri asserirono più volte di aver ucciso o ferito mortalmente la bestia, che però puntualmente di lì a poco tornava macabramente a mietere vittime, fu anche per questo che fra gli abitanti della regione iniziò a farsi largo l'idea che la bestia avesse poteri magici, tanto da far nascere la superstizione che essa fosse immortale.




Rappresentazione dell' "animale" abbattuto da M. François Antoine de BeauterneCome già detto, gli attacchi continuarono e allora Luigi XV sostituì d'Enneval con Francois Antoine, Gran portatore di Archibugio del Re e massimo rappresentante della Grand louvetier (un'associazione francese nata nel XIV secolo proprio per eliminare le bestie feroci). Antoine era accompagnato da suo figlio Francois Antoine de Beauterne (figura marginale, che molti confondono con il padre, vero incaricato del re), da 14 guardiacaccia scelti fra i migliori del regno e da una muta di 40 cani segugi e 4 cani da presa, ossia mastini veloci, ognuno dei quali da solo aveva già ucciso diversi lupi. Anch'egli cacciò e uccise un grosso lupo dal pelo nero (in realtà abbattuto da Rinchard, uno dei 14 guardiacaccia, che fra l'altro era nipote di Antoine). Antoine comunque uccise nel settembre 1765, con una enorme spingarda caricata contemporaneamente con ben 5 cariche da lupo (si credeva che la Bestia fosse invulnerabile alle normali fucilate) il colossale lupo di Chazes (descritto prima) e in seguito la femmina e i suoi cuccioloni, già grandi. Questa fu probabilmente la terza o quarta delle cosiddette Bestie del Gévaudan. Il problema sembrò risolto e Antoine fu colmato di doni (la sola taglia sull'animale era stratosferica, ben 9.400 franchi, pari a 33 anni di lavoro di un salariato agricolo dell'epoca o a oltre 700.000 euro attuali) da Luigi XV, che ritenne chiusa la faccenda. Ma, dopo alcuni mesi la misteriosa creatura tornò ad uccidere.

Nel giugno 1767 un certo Jean Chastel uccise finalmente l'ultima Bestia (dopo non ci furono più attacchi né vittime), descritta prima. Si trattava senza dubbio di un canide (aveva 42 denti come i canidi) e quindi non di una iena, una tigre o di qualcos'altro ipotizzato finora (queste specie hanno formule dentarie ben diverse). Con ogni probabilità si trattava, come per le altre Bestie del Gévaudan, di un lupo divenuto antropofago (come si verificò in altri casi simili in Francia con il lupo Courtaud, la Bestia di Fontainblu, la Bestia del Gard o, in Italia, con la Bestia di Cusago, la Bestia di Corfinio, e altre). Chastel portò il corpo dell'animale al re sperando in una lauta ricompensa, ma non l'ottenne poiché per Luigi XV l'unica Bestia era stata quella uccisa nel 1765 da Antoine. Il cadavere dell'animale, malamente imbalsamato e praticamente in decomposizione, per ordine del re fu immediatamente distrutto.

Il totale delle vittime accertato fu di 116 (con circa 270 attacchi), 14 delle quali decapitate (forse a causa della trazione esercitata sul collo per trascinare al coperto i cadaveri delle vittime). Ma con ogni probabilità le vittime furono molte di più, forse 150-180, solo che a un certo punto non furono più conteggiate per ordine di Luigi XV, che ordinò la censura sulla vicenda (anche ai curati per quanto riguarda gli atti di morte).

Interpretazioni
La Bella e la Bestia in una locandina d'epocaAncora oggi, la vera identità della bestia è poco chiara. Per molti si trattò di un lupo di sproporzionate dimensioni, per altri ancora, si sarebbe potuto addirittura trattare di un serial killer camuffato da animale; all'epoca, si diffuse la leggenda che si trattasse di un lupo mannaro (in quel periodo vampiri e licantropi facevano parte dell'immaginario comune).

Alcuni ipotizzano che si trattasse di una tigre del Caspio (detta anche tigre del Caucaso), il che spiegherebbe perché la prima approssimativa descrizione della bestia la ritrae con il mantello striato e, soprattutto, di dimensioni ben superiori a quelle di un lupo. Ma le tigri del Caspio (oggi ufficialmente estinte) hanno abitato fino agli anni Ottanta le regioni del Medio Oriente (Turchia, Iran e Afghanistan) e quindi vi sono scarsissime probabilità che una tigre sia giunta in Francia, a meno che, non si voglia avallare l'ipotesi di un intervento dell'uomo (come ad esempio un esemplare scappato da un circo). Ma alcuni elementi (elencati sotto) sembrerebbero smentire tale ipotesi:

La Bestia del Gévaudan era più probabilmente un canide piuttosto che un felide, come dimostrerebbe la sua dentatura.
La più grande fra le bestie uccise pesava circa 70 kg ed era lunga 140 cm. Benché queste dimensioni siano eccezionali per un lupo, sono assai deficitarie per una tigre.

Altra probabile ipotesi è quella che non fosse un'unica bestia ad uccidere, ma all'incirca tre, in una sorta di surreale avvicendamento ogni qualvolta la precedente veniva uccisa. Secondo alcuni recenti studi[1], almeno l'ultima delle cosiddette Bestie (che costituivano forse un piccolo nucleo familiare), la più letale e responsabile di molti degli attacchi avvenuti in quei quattro anni, sarebbe stata un enorme lupo (55 kg di peso, 80 cm di altezza al garrese e quasi 130 cm di lunghezza, coda esclusa) probabilmente affetto da acromegalia (una malattia, esistente anche tra gli esseri umani, che rende la testa e gli arti sproporzionatamente grandi), come dimostrano (dalla minuziosa autopsia fatta dai chirurghi) gli sproporzionati piedi (16,2 cm di lunghezza per 12,2 di larghezza, grandi quasi quanto quelli di una tigre) e l’abnorme testa, i cui muscoli temporali e masseteri superavano in totale i tre chili di peso (un bulldog arriva a 250 grammi totali). Le fauci pertanto esprimevano probabilmente una pressione di oltre 700 kg, pari a quella di una iena maculata.

Negli ultimi mesi del 2009 diversi studiosi statunitensi sono arrivati alla conclusione che se la bestia del Gèvaudan di animale si trattò, ci sono altissime probabilità che fosse stata una iena, animale che appartiene alla stirpe dei canidi. A premiare questa teoria, vi è lo stato di ritrovamento di numerose vittime della bestia, trovate addirittura semi-decapitate, con l'osso del collo letteralmente spezzato dai morsi dell'animale, la iena è l'unico quadrupede esistente con una capacità di morso tale da recidere e spezzare tale osso, oltretutto, la iena come la tigre, spiegherebbe il manto striato e rossiccio che sembrasse avere l'animale, almeno basandoci sui racconti dei sopravvissuti, fortemente somigliante al lupo ancor più di una tigre o un leone e, quindi, facilmente confindibile con esso.


Conclusioni di DuediPicche:
Qua secondo me il soprannaturale non c'entra proprio nulla, qua si tratta di uno o più animali molto feroci e aggressivi che non avevano paura di attaccare l'uomo.
La cosa a cui tutti pensano è certamente il lupo, magari un branco particolarmente aggressivo ma io non sono di questa ipotesi, ora qui è nata una leggenda, ci sono stati molti attacchi e molti morti, raramente maschi e raramente adulti, un branco di lupi affamato non avrebbe paura ad attaccare chiunque, lo si sa, in molti posti attaccano persino gli orsi, se affamati, ma qua avevano a dipsosizione molte prede, come, pecore, mucche o cavalli che avrebbero offerto una buona quantità di carne e scrsa resistenza, perchè attaccare gli infidi e tenaci umani?
Difatti abbiamo notizie di ragazzine che hanno fiermaente resistito alla belva salvandosi e dando preziose testimonianze, già le testimonianze, ora un lupo è facilmente riconoscibile da chiunque, qua parlano di un essere mostruoso, se fosse così tutti avrebbero parlato di un grosso lupo, invece raramente questo è successo.
E' nata ovviamente la leggenda del licantropo vista la ferocia e il grande numero di attacco, le autopsie rivelano che in molti casi le vertbre cervicali sono state letteralemnte sbriciolate, ma quale animale può fare questo?
Molte testimonianze parlano di un animale a righe, una tigre fuggita da uno zoo?
Impssibile l'animale è certamente un canide, quindi l'unica soluzione è la iena, è un canide, è a righe e ha la forza mascellare più forte di un qualsiasi animale terrestre.
Una iena fuggita da uno zoo probabilmente non avrebbe la naturale paura dell'uomo essendo stata in cattività, e ha al ferocia per fare questi attacchi, poi non credo che una pastorella Francese di quegli anni possa aver riconosciuto un animale simile, allora conosciuto solo in ambienti culturali più elevati, da qua la leggenda dell'animale misterioso e ferocissimo.
Poi certamente possono esserci pure attacchi di lupi ma tendo a pensare che la Bestia del Gèvaudan fosse una iena
 
Top
0 replies since 25/9/2010, 10:31   53 views
  Share