AVVERTENZADato che siete in Light Zone potete immaginare da soli quanto possa essere Real
DISCLAIMEROgni riferimento a persone, fatti, misteri, apparizioni e sparizioni sono frutto solo della mente contorta dell'autore che perde il suo tempo a scrivere cose immaginarie
I diritti sono riservati all'autore.
PROLOGOLa popolazione della terra è sotto il giogo dei Superiori che si dichiarano detentori di ogni verità. Vige la legge del Bimbominkia dove non importa il sapere ma è indispensabile dimostrare la propria superiorità con una folta aggregazione numerica umana (o presunta tale) indipendentemente da come si comporti. In questa marmaglia il gruppo che sparge la sapienza a palate sono gli AllOttenni. Un gruppo di umani decide di forzare il blocco delle Guardie e cerca un luogo dove vivere in pace. Alcuni di questi riescono a creare una porta extradimensionale che possono attraversare a loro piacimento per creare un luogo dove la competenza e l'armonia sia la base del futuro. I Superiori, scoperta questa porta, ordinano alle loro Guardie di non varcarla e di non nominarla mai e pongono in essere la Legge del Silenzio nel proprio senato così che, se qualcuno nomini il Nuovo Mondo, sarà ritenuto responsabile di Eresia e quindi cancellato dai loro schedari per sempre. Ufficialmente, questo nuovo luogo, non esiste e chi ne parla mente. Alcuni umani attraversano la Porta ma in quel momento i loro ricordi si annebbiano, scoprono di avere dei poteri particolari dati da una mutazione genetica e danno inizio alla loro nuova vita alla ricerca della memoria perduta.
ATTO I° - Io sono WRESTLINGWORLDIl cielo è scuro per le nuvole che coprono le luci del sole, nel Castello c'è il silenzio. Un tuono rimbomba nelle sale vuote e il tremolio delle pareti si propaga fino alla grotta sottostante dove un uomo è sdraiato su un letto. Egli apre gli occhi e per nulla intimorito si alza. Barcollando raggiunge un vecchio computer coperto da ragnatele. Lo accende tenendo però la luce del monitor molto bassa. Digita nel motore di ricerca il nome Fiorentino e la risposta è che quel nome non esiste. Egli urla contrariato: "Io esisto, io sono il principe della notte, io sono il Vampiro dell'Arno, il massacratore di Ponte Vecchio, io sono WRESTLINGWORLD!"
Al di là del fiume Secchia, in una piccola casina rurale, i fiori crecono rigogliosi. Gli animali si avvicinano alla casetta in cerca di cibo seza timore trovando acqua da bere e ciotole ricolme di ben di dio. Una voce da dentro la casetta, una donna, sta canticchiando le canzoni di Mary Poppins, mentre i passerotti entrano dalla grande finestra per farle festa. Lei, davanti al suo specchio dorato, si pettina i lunghi capelli rossi sorridendo. C'è però qualcosa che la disturba, un ricordo sbiadito che non prende forma. Alzatasi dalla seggiola fruga tra le mille borse poste nel suo armadio e da una di queste estrae una bacchetta magica. La osserva e la scuote. Ha un brivido. Torna davanti allo speccio e chiede: "Specchio delle mie brame, chi è la regina del reame" ed egli risponde: "Dal bosco alla collina sei tuo la Regina". La donna si compiace e ricorda: "Si, sono Ayshlinn, Regina delle Fate, Regina del Regno. Io sono WRESTLINGWORLD!"
Su una collina impreccisata un uomo cammina avanti e indietro pensieroso. Legge un cartellino sulla sua giacca e ricorda il suo nome. Brerard ora sembra illuminato, prende da terra uno zaino e urla: "Io sono The King, lla Regina mi sta aspettando a casa e non può stare senza di me! Come può fare senza la persona più affascinante che donna abbia mai potuto vedere in vita sua!" L'uomo apre lo zaino, prende una cartina e inizia a camminare verso valle consapevole che la strada è lunga ma tanto sicuro da affermare a Gran voce: "Io sono WRESTLINGWORLD!"
Sull'altopiano silano un uomo è seduto sull'erba mentre osserva ciò che ha costruito senza riuscire a capire di cosa si tratti. Quattro pali conficcati a terra che formano un quadrato legati tra loro da tre corde. "Ecco cosa è. Un wrestling!" dice soddisfatto. Il suo ridere sguaiato però si trasmorma in una smorfia quando dice: "Già ma cosa vuol dire? Gli ho forse dato il mio nome a questa strana costruzione? No, io sono Victor Mansfield. No, forse mi chiamo Victor Wrestling!" Il suo trubamento si protrae quando si accorge di non aver messo nella costruzione il quinto palo che ha accanto a se. Si rasserena dicendo: "No, magari in futuro qualcuno lo mette". Alzatosi in piedi osserva il panorama e sospira. "Nice World". All'improvviso, come se fosse stato colpito da una scarica elettrica, urla: "Ma certo, io sono Victor Mansfield ma sono anche WRESTLINGWORLD!". Il sorriso soddisfatto si tramuta in un grugno mentre a bassa voce esclama: "oppure no!"
continuaEdited by Ghostmaker - 6/2/2018, 21:48