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| I costi ambientali pesano sui bilanci degli stati e compromettono la crescita economica. A dirlo è la Banca Mondiale che ha scelto l’India come terreno di indagine per calcolare la pressione che inquinamento, cambiamento climatico, traffico esercitano sulle economie nazionali. Le prime rilevazioni indicano che le emergenze ambientali pesano per il 5,7% del Pil, circa 80 miliardi di dollari.
Il 3% è rappresentato dall’incidenza delle spese sanitarie causate dall’inquinamento, attribuibile in larga parte alle emissioni dei combustibili fossili.
Nel rapporto si legge che a fronte dei successi registrati nella lotta alla povertà che una volta mieteva vittime soprattutto tra i bambini, il 23% dei casi di mortalità infantile è legato proprio a patologie determinate dall’inquinamento urbano che provoca 18,5 miliardi di dollari di danni ogni anno, il 29% del totale dei costi ambientali.
L’altro grande nemico dell’ambiente, della salute e dell’economia, è il cambiamento climatico che produce effetti sanitari, con costi calcolabili in 3 punti percentuali di Pil.
Carenza e inquinamento idrico pesano sul bilancio statale per 9 miliardi di dollari di danni l'anno, mentre il consumo del suolo e la dissipazione del patrimonio naturale di pascoli e foreste causa un "passivo" circa 20 miliardi di dollari ogni anno.
Il rapporto, nel sottolineare i vantaggi delle azioni di prevenzione rispetto alle spese di riparazione, raccomanda la necessità di fare presto per invertire la tendenza soprattutto per quanto riguarda i fenomeni di riscaldamento globale che stanno già causando un'alterazione delle precipitazioni, inducendo eventi estremi e intensificando e rendendo più frequenti siccità e alluvioni.
FONTE - ANSA.IT
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