| Rapporto Ren21, nel 2012 investiti 14,1 miliardi di dollari
ROMA - La crisi economica impatta sugli investimenti in energie rinnovabili arrivando a dimezzarli in Italia, che tuttavia, con oltre 14 miliardi di dollari, si piazza al quinto posto nel mondo. Il dato emerge dall'ultimo rapporto del Ren21 (Renewable energy policy network for the 21st century), che offre una panoramica sullo sviluppo delle energie pulite in 138 paesi.
Nel 2012 l'Italia ha investito in rinnovabili 14,1 miliardi di dollari, una cifra in calo del 53% su base annua ma che vale al Belpaese un posto in top five, alle spalle di Cina (64,7 miliardi), Stati Uniti (34,2 miliardi), Germania (19,8 miliardi) e Giappone (16 miliardi). A livello mondiale gli investimenti si sono attestati a 244 miliardi di dollari, di cui oltre la metà nel solare. Il dato segna un calo annuo del 12% dovuto agli effetti della crisi in Europa (-36%) e negli Usa (-35%), solo in parte controbilanciato dalla crescita nei paesi in via di sviluppo.
La potenza installata proveniente dalle rinnovabili ha superato globalmente, a fine 2012, i 1.470 GW, con una crescita dell'8,5% sul 2011. L'idroelettrico ha registrato un incremento del 3% a 990 GW, mentre le altre rinnovabili sono aumentate complessivamente del 21,5% andando oltre i 480 GW.
Escludendo l'idroelettrico l'Italia, con 29 GW, conquista la quinta posizione anche per potenza installata, preceduta da Cina, Usa, Germania e Spagna. La Penisola risulta seconda nel mondo, dopo la Germania, nel settore fotovoltaico (16,4), quinta nel geotermico (0,9 GW) e settima nell'eolico (8,1 GW).
A fronte di una posizione di primo piano sia negli investimenti che nella potenza installata, l'Italia mostra tuttavia la propria debolezza industriale. Sul fronte delle aziende produttrici, infatti, sono altre le nazioni che dominano il mercato. Ad esempio la Cina, regina incontrastata dei pannelli fotovoltaici, e gli Stati Uniti - seguiti da Germania e Danimarca - nell'eolico.
Sul versante delle ricadute occupazionali, sono 5,7 milioni le persone che lavorano direttamente o indirettamente nel settore delle rinnovabili. Nonostante gli investimenti in queste fonti interessino un numero crescente di paesi, il centro dell'impiego è in un numero limitato di nazioni: Brasile, Cina, India, Ue e Usa.
FONTE - ANSA.IT
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