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Lucy preferiva gli alberi, Anche se sapeva camminare

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view post Posted on 26/10/2012, 16:44
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<em id="imgdid" class="didascalia">Vista laterale del cranio dell’australopiteco di Selam (fonte: Zeray Alemseged / Dikika Research Project)


Lucy, la più celebre antenata dell'uomo, preferiva vivere sugli alberi nonostante fosse in grado di camminare: è quanto dimostra la scoperta, pubblicata sulla rivista Science, secondo la quale i nostri antenati avrebbero abbandonato la vita sugli alberi più tardi rispetto a quanto immaginato finora.

Condotta negli Stati Uniti da David Green, della Midwestern University, e da Zeresenay Alemseged, dell'Accademia delle Scienze della California, la ricerca si basa sull'analisi delle ossa della scapola di un fossile di Australopithecus afarensis, la specie di australopiteco alla quale appartiene Lucy. A quanto pare, la vita sugli alberi ha continuato ad essere importante per questi ominidi, anche se sapevano camminare in posizione eretta.

La scoperta è stata possibile analizzando due scapole complete del fossile di 'Selam', lo scheletro di una bambina vissuta 3,3 milioni di anni fa, della specie A. afarensis, scoperto in Etiopia da uno degli autori, Alemseged. "Poiché le scapole sono sottilissime, raramente si fossilizzano e quando lo fanno, sono quasi sempre frammentarie", rileva Alemseged. Quindi, prosegue, "trovare entrambe le scapole intatte e in connessione con il resto dello scheletro di una specie cruciale è stato come vincere alla lotteria".

Analizzando le scapole, i ricercatori hanno scoperto che queste ossa hanno alcuni tratti in comune con quelle delle moderne scimmie antropomorfe. In particolare, la cavità dell'articolazione della scapola è puntata verso l'alto, segno di frequenti arrampicate sugli alberi, mentre negli esseri umani, queste articolazioni sono rivolte ai lati. I ricercatori hanno inoltre osservato che anche negli adulti di Australopiteco afarensis le stesse articolazioni erano orientate verso l'alto, suggerendo che, queste ossa erano adattate per arrampicarsi sugli alberi durante tutta la vita.

La scoperta conferma il posto fondamentale che la specie di Lucy occupa dell'evoluzione umana. "Mentre era bipede - osserva Alemseged - l'A. afarensis era anche capace di arrampicarsi sugli alberi. Anche se ancora non pienamente umana, la specie era sulla strada per diventarlo".

Per il paleontologo Lorenzo Rook, dell'università di Firenze, "lo studio è molto importante per due motivi: prima di tutto i fossili di scapola sono solitamente molto rari e poi rivestono un ruolo chiave perché permettono di ricostruire il movimento delle articolazioni superiori". L'altro aspetto interessante, aggiunge Rook, "é che i resti appartengono a un individuo giovane, che ancora non ha sviluppato le caratteristiche dell'adulto, e ci consentono quindi di ricostruire la traiettoria di crescita degli individui di questa specie, ampliando le nostre possibilità di comprendere il loro processo evolutivo".

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