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Battuto il record di Oetzi, Il Dna umano più antico appartiene a due cacciatori-raccoglitori di 7.000 anni fa

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view post Posted on 8/7/2012, 09:31
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Arriva dalla Spagna di 7.000 anni fa il più antico Dna umano mai analizzato. E' di 1.700 anni più antico di quello di Oetzi, l'uomo del Similaun la cui mappa genetica è stata ricostruita di recente. A battere il record è il Dna di due cacciatori-raccoglitori, i cui resti sono stati scoperti casualmente nel 2006. L'analisi di una prima porzione del loro materiale genetico, eseguita dal Consiglio Nazionale delle Ricerche Spagnolo e pubblicata su Current Biology, svela la loro parentela con le popolazioni del Nord Europa.

''Finora avevamo un solo genoma della Preistoria europea, quello di Oetzi, appartenente ad un uomo del Neolitico vissuto 5.300 anni fa e trovato al confine tra Austria e Italia'', ha spiegato Carles Lalueza-Fox, uno dei responsabili della ricerca. ''Dal sito di La Brana-Arintero - ha aggiunto - abbiamo per la prima volta l'opportunità di ottenere un genoma precedente al Neolitico''.

Il lavoro dei ricercatori spagnoli ha infatti permesso di recuperare per la prima volta una porzione, anche se per ora estremamente ridotta (circa l'1%), del genoma dei due individui ritrovati nel sito spagnolo di La Brana-Arintero (nella regione Castiglia e Leon) vissuti nel Mesolitico, la cosiddetta Età della pietra. I corpi risalgono a circa 7.000 anni fa, 1.700 anni prima del più famoso Oetzi, l'uomo dell'Età del bronzo rinvenuto nei ghiacci dell'Alto Adige nel 1991, di cui è stata recentemente ottenuta la mappa di buona parte del Dna, che ha rivelato molte informazioni importanti. Ad esempio, che Oetzi aveva occhi marroni, era intollerante al lattosio e aveva probabilmente un antenato in comune con gli attuali abitanti di Sardegna e Corsica.

Tuttavia molte informazioni sui due cacciatori-raccoglitori stanno arrivando dalla piccola porzione di Dna nonché dal Dna mitocondriale, ossia dall'informazione genetica che si trova nelle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri, e che si trasferisce per linea materna. Dai primi risultati emerge che i due non hanno legami con le attuali popolazioni iberiche, mentre hanno importanti tratti comuni con le popolazioni di Nord Europa, Inghilterra, Germania, Lituania e Polonia.

I resti dei due individui sono stati scoperti casualmente in una grotta nel 2006 e la sua posizione, in una zona fredda e montuosa, ha permesso una buona conservazione dei resti, permettendo la preservazione di alcuni tessuti biologici. Il prossimo passo sarà recuperare il Dna completo dei due individui.
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