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Franca Pellini Gabardini, Fondatrice ANED

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view post Posted on 25/9/2009, 14:33
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Star Blazers voto 10 e lode

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“Siamo tutti chiamati all’improvviso a diventare adulti, a saperci organizzare e gestire senza le certezze che emanava Franca, con il suo presidiare costantemente sia la sede nazionale, sia il fronte delle battaglie di civiltà, che riguardavano sì la condizione di svantaggio dei malati cronici, ma più in generale l’universo della sanità, dell’assistenza e dello stato sociale in Italia. Senza che ciò, in tanti anni di protagonismo associativo, sia mai scaduto in corporativismo. Insomma, ANED guidata da Franca Pellini non ha mai cercato le scorciatoie del privilegio di categoria o le facili risposte clientelari, che tendono barattare prebende in cambio di consenso, trasformando i diritti delle persone in concessione di favori da parte del potere. La stima, la autorevolezza e l’affidabilità di cui gode ANED presso i diversi interlocutori sono date da questo patrimonio di credibilità fondato sulla rappresentatività e sulla visione chiara dell’interesse generale per la tutela della salute di tutti, non solo di noi nefropatici”.



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1973

Primi passi dell’Associazione Nazionale Emodializzati - Onlus

“In Italia, ogni giorno, nove persone muoiono per mancanza di reni artificiali; ogni settimana pazienti in dialisi percorrono centinaia di chilometri per raggiungere il proprio centro; in un anno sono stati effettuati meno di 100 trapianti renali.Questi sono alcuni aspetti della drammatica realtà che ha spinto un gruppo di emodilalizzati ad unirsi per dare vita ad ANED: la medicina riesce a tenerli in vita, ma le attuali strutture sociali non hanno ancora preso in considerazione i loro problemi e questi non vengono affrontati in modo giusto senza la loro attiva partecipazione.…."

Queste parole di Franca, contenute nel primo FOGLIO INFORMATIVO della associazione fondata nel 1972, già mostrano l’impronta che l’avrebbe caratterizzata: la centralità del malato, testimone diretto della qualità della medicina e vero protagonista di cambiamento; la conoscenza come strumento di emancipazione e di corretto agire; il coinvolgimento sentimentale, che sostiene la gravosità dell’impegno attivo e rende partecipi della sofferenza degli altri. Ma dialisi e trapianto erano ancora un mondo poco conosciuto. Il bisogno di sapere quanti malati ci fossero in Italia in quei primi anni e quanti centri dialisi funzionassero spinsero la neonata ANED al primo CENSIMENTO, che fu per molti anni unico atto documentale sulle nefropatie croniche. E il malato? Nel 1976 Franca Pellini elabora la CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEI MALATI, prima in assoluto in Italia.

1986

“Le battaglie si affrontano anche in pochi, ma si vincono solo se si è forti”


ANED sta crescendo e si è legittimata verso la Comunità medica come verso le Istituzioni. Crescono anche i problemi. Aumenta la popolazione dei dializzati. Il trapianto di rene non è più una frontiera avveniristica. Ma sono necessarie nuove leggi, maggiori tutele sociali e lavorative, un potenziamento e adeguamento delle strutture sanitarie. Franca scrive: “Dall’unione di tutti, nefropatici, dializzati, trapiantati e cittadini sani che comprendono l’impegno sociale di questa associazione che lavora in prospettiva per il “bene salute”, che è un bene di tutti, sono state fatte conquiste ed altre ne devono essere raggiunte, che influiscono ed influiranno in maniera profonda nella vita di ciascuno”. E le conquiste a favore di dializzati e trapiantati sono state davvero tante.

1991

Trapianto e sport


Si organizzano i primi GIOCHI NAZIONALI TRAPIANTATI, “per sostenere attraverso la immagine dei trapiantati-atleti la battaglia a favore dei trapianti e per la promozione della attività sportiva e motoria quale mezzo per una riabilitazione completa”. Ora ANED SPORT raccoglie trapiantati di tutti gli organi e tessuti e rappresenta l’Italia ai Giochi mondiali trapiantati.

2003

Riconoscimenti


Franca Pellini viene insignita della Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica. Così Carlo Azeglio Ciampi: “Dobbiamo essere consapevoli che la sanità pubblica è il perno del nostro benessere, del nostro modello di vita, che suscita ammirazione in tante parti del mondo”. E ANED ha dato davvero un contributo concreto per migliorare il sistema italiano.

Anniversario

Il 2003 è anche un anno importante: l’associazione compie trent’anni. Franca, orgogliosa ma sempre lucidamente consapevole del grande compito assunto, dice: “Proviamo a guardare la vita come se fosse una nuova avventura. Senza buttare via i ricordi, ma scrollandoci il peso della indifferenza che la consuetudine insinua, togliendoci il velo del pessimismo bloccante, lottando contro la tentazione di accettare come mali inevitabili inefficienze, soprusi,malversazioni ed ingiustizie. Guardiamoci attorno e scopriamo di nuovo la possibilità di indignarci, di stupirci, di impegnarci, di spenderci con e per gli altri, anche di gioire dei piccoli e grandi traguardi e magari divertirci, insieme, mentre lavoriamo a preparare un evento …”

2006

L’eredità di Franca


“La missione della nostra associazione è quella di aiutare a risolvere i problemi dei malati in dialisi, dei trapiantati e di chi soffre di insufficienza renale, a livello nazionale, perché, ricordiamolo ancora una volta, i problemi dei malati sono uguali in tutta Italia e devono essere risolti al di sopra delle specifiche realtà regionali, nell’ottica della unitarietà delle soluzioni: proprio per una questione di giustizia sociale!”.

Con queste parole Franca Pellini apriva l'ultima assemblea nazionale di ANED.
 
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