Aquario Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nome latino
Genitivo Aquarius
Aquarii
Abbreviazione Aqr
• Coordinate
Ascensione retta
Declinazione 23 h
-15°
Area totale 980 gradi quadrati
• Dati osservativi
Visibilità da Terra
- Latitudine minima
- Latitudine massima
- Passa al meridiano
-90°
+65°
Ottobre
Stella principale
- Magnitudine app. Sadalsuud (β Aqr)
2.9
Altre stelle
- Magnitudine < 3
- Magnitudine < 6
2
101
• Sciami meteorici
Aquaridi di Marzo
Eta Aquaridi
(4 maggio)
Delta Aquaridi
(28 giugno)
Iota Aquaridi
• Costellazioni confinanti
Da est, in senso orario:
Pesci
Pegaso
Cavallino
Delfino
Aquila
Capricorno
Pesce Australe
Scultore
Balena
L'Acquario (in latino Aquarius, in italiano talvolta scritto Aquario) è una costellazione dello zodiaco; è una delle più antiche costellazioni conosciute. Si trova fra il Capricorno a sud-ovest e i Pesci a nord-est.
Caratteristiche La costellazione è formata da un vasto insieme di stelle poco luminose, specialmente nella parte orientale, caratteristica che avrebbe suggerito un'autentica "cascata" di stelline, che in effetti rappresentano dall'acqua che scende a fiotti da un'urna. La parte settentrionale della costellazione giace sull'equatore celeste, mentre gran parte di essa si trova nell'emisfero australe; nonostante ciò, è osservabile con facilità da quasi tutte le aree popolate della Terra. Nell'emisfero nord è una figura tipica dei cieli autunnali, mentre a sud dell'equatore la sua presenza indica l'avvicinarsi della stagione estiva.
Dall'Acquario si originano due sciami meteorici: le Eta Aquaridi (4 maggio) e le Delta Aquaridi (28 giugno), entrambi composti da circa 20 meteore all'ora.
Stelle principali .
β Aquarii, Sadalsuud («il fortunato dei fortunati»), è una stella gialla e la più luminosa della costellazione; ha magnitudine 2,90 e una distanza di 612 anni luce.
α Aquarii, Sadalmelik («il fortunato del re»), è una stella gialla di magnitudine 2,95; si trova molto vicino all'equatore celeste e dista da noi 758 anni luce.
δ Aquarii, Skat o Scheat («stinco»), è una stella bianca di magnitudine 3,27, distante 159 anni luce. Il nome Scheat è usato anche per la stella Beta Pegasi.
ζ 1 Aqr (Sadaltager) è una stella doppia con componenti biancastre di magnitudine 3,65 e 4,42; la loro distanza è stimata sui 103 anni luce da noi.
γ Aquarii, Sadachbia («la stella fortunata delle cose nascoste»), è una stella di magnitudine 3,86 e distante 158 anni luce, interessante perché appartiene alla serie delle "stelle fortunate", secondo i nomi antichi.
EZ Aquarii è un sistema stellare triplo.
Le stelle γ, ζ, η e π Aquarii formano un asterismo chiamato Urna, che rappresenta la brocca piena d'acqua dell'Acquario.
Oggetti del profondo cielo Per approfondire, vedi la voce Oggetti non stellari nella costellazione dell'Acquario.
La Nebulosa Elica.Sebbene la densità di oggetti del profondo cielo cospicui sia relativamente bassa, le grandi dimensioni della costellazione fanno sì che entro i suoi "confini" si possano osservare un discreto numero di questi oggetti.
Tre di questi sono presenti anche nel Catalogo di Messier, gli ammassi globulari M2 ed M72 e l'ammasso aperto M73; tutti questi oggetti sono posti nella parte occidentale della costellazione.
Nell'Acquario si conoscono anche due grandi nebulose planetarie: NGC 7009, chiamata la Nebulosa Saturno (a causa della sua somiglianza col pianeta Saturno, a sudest di η Aquarii. E NGC 7293, la famosa Nebulosa Elica, a sudovest di δ Aquarii.
Nonostante le dimensioni della costellazione, la galassie notevoli sono quasi del tutto assenti; si segnala, nella parte occidentale, la spirale NGC 7727.
Sistemi planetari Gliese 876 è il primo sistema planetario scoperto attorno ad una nana rossa; il sistema possiede tre pianeti, fra i quali una Super Terra che possiede 6-8 volte la massa terrestre.
91 Aquarii b è un pianeta che orbita attorno ad una stella gigante arancione; possiede una massa di 2,9 volte superiore a quella di Giove e un semiasse maggiore di 0,3 UA.
Gliese 849 b è il primo pianeta gioviano di lungo periodo scoperto attiorno ad una nana rossa; il semiasse maggiore è di 2,35 UA e la massa è pari a 0,82 volte quella di Giove.
Mitologia L'Acquario e la sua brocca d'acqua, da Vorstellung der Gestirne (1782) di Johann Bode.Nelle carte celesti l'Acquario è un giovanetto che versa acqua da una brocca, anche se nel suo Fasti Ovidio sostenne si trattasse di una mistura di acqua e nettare, la bevanda degli dèi. Il liquido va a finire in bocca al Pesce Australe. Ma chi è l'Acquario? La credenza più popolare lo identifica con Ganimede, che era ritenuto il più bel ragazzo esistente sulla faccia della terra. Era il figlio del re Tros, da cui Troia prese il nome. Un giorno, mentre Ganimede faceva la guardia alle pecore del padre, Zeus si invaghì del pastorello e si lanciò sulla pianura di Troia sottoforma di aquila, ghermì Ganimede e se lo portò sull'Olimpo (o, secondo un'altra versione, mandò un'aquila vera e propria a fare il lavoro per lui). L'Aquila è ricordata nella costellazione vicina.
Secondo un'altra versione del mito, Ganimede fu prima rapito da Eos, la dea dell'aurora, che aveva una passione per i giovanetti, e solo in un secondo tempo Zeus glielo rubò. Ganimede divenne il mescitore di vino degli dèi, colui che dispensava il nettare dalla sua coppa, con grande fastidio della moglie di Zeus, Era. Robert Graves racconta che questo mito divenne molto popolare nell'antica Grecia e a Roma dove fu ritenuto un significativo avallo divino dell'omosessualità. La corruzione latina del nome Ganimede, Catemitus, diede origine alla parola «catamite», che indica un ganimede, un amasio.
Mito di poca consistenza questo dell'Acquario, probabilmente a causa del fatto che i Greci hanno voluto imporre una loro storia a una costellazione di provenienza straniera. Sembra infatti che la costellazione dell'Acquario originariamente rappresentasse il dio egiziano del Nilo - ma, come dice Robert Graves, del Nilo non gliene importava molto.
Germanico Cesare identifica la costellazione con Deucalione, figlio di Prometeo, uno dei pochi uomini a essere sfuggito al diluvio universale. «Deucalione versa acqua, l'elemento ostile cui una volta sfuggì, e nel farlo attira l'attenzione verso la sua piccola brocca», scrisse Germanico. Igino offre un'altra identificazione della costellazione, quella con Cecrops, uno dei primi re di Atene, visto mentre offre un sacrificio agli dèi facendo uso dell'acqua, poiché egli regnò in tempi in cui non si faceva ancora il vino.
Molte delle stelle dell'Acquario hanno nomi che iniziano con «Sad». In arabo, sa'd significa «fortuna». Alfa dell'Acquario si chiama Sadalmelik, da sa'd al-malik, tradotta solitamente come «le stelle fortunate del re». Beta dell'Acquario si chiama Sadalsuud, da sa'd al-su'ud, che dovrebbe significare «la più fortunata delle fortunate». Gamma dell'Acquario è Sadachbia, da sa'd alakhbiya, con il possibile significato di «stelle fortunate delle tende». L'esatto significato di questi nomi è andato perduto anche presso gli Arabi, secondo quanto sostiene l'esperto tedesco di nomi di stelle, Paul Kunitzsch.