shoccato dalle farse verità |
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| Peccato che la verità sia molto, molto diversa. La persona in questine aveva notevoli problemi fisici e una certificazione dell'ASL per non sollevare pesi e quindi non poteva sollevare i pazienti della casa di cura. L'invalidità era riconosciuta ma semplicemente per l'assegnazione di un lavoro adeguato (non percepiva NESSUNA INDENNITA' O PENSIONE O CONTRIBUTO ECONOMICO). ADDIRITTURA L'AZIENDA AVEVA CHIESTO CHE LA PERSONA "INVALIDA" VENISSE CONTEGGIATA COME COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO Al controllo triennale, il medico aveva
Peccato che la verità sia molto, molto diversa. Io ho conosciuto entrambe le persone e visto anche la documentazione. La persona in questine aveva notevoli problemi fisici e una certificazione dell'ASL per non sollevare pesi e quindi non poteva sollevare i pazienti della casa di cura. L'invalidità era riconosciuta ma semplicemente per l'assegnazione di un lavoro adeguato (non percepiva NESSUNA INDENNITA' O PENSIONE O CONTRIBUTO ECONOMICO). ADDIRITTURA L'AZIENDA AVEVA CHIESTO CHE LA PERSONA "INVALIDA" VENISSE CONTEGGIATA COME COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO in modo da non assumere il numero di invalidi previsti dalla legge. Al controllo triennale, il medico aveva certificato un miglioramento, al quale l'invalida aveva opposto ricorso medico legale. I tempi del ricorso erano lunghi, quindi nel frattempo la lavoratrice ha comunicato al datore di lavoro l'esito del certificato di miglioramento, però chiedendo comunque di non sollevare i pazienti. Il datore di lavoro, fregandosene della richiesta della lavoratrice, ha invece ordinato di fare tutti i lavori ed al rifuito della lavoratrice l'ha offesa come falsa invalida. morale: non inporta la verità, l'importante è avere avvocati bravi (e non avvocati come quello della lavoratrice che scrivano relazioni di 22 pagine senza allegare neppure un certificato medico e facendo solo disquisizioni inutili)
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