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Lucky (Due di Picche)
view post Posted on 27/8/2009, 10:38 by: Lucky (Due di Picche)




A Siracusa 53 curdi. Arrestati due presunti scafisti
Immigrati: nuovi sbarchi a Malta
e in Sicilia. C'è anche una vittima

Sull'isola maltese arrivate 80 persone, tra le quali 14 donne e una bambina. Un morto recuperato in mare


LA VALLETTA - Nuovi sbarchi di extracomunitari a Malta e in Sicilia il giorno dopo la diffusione da parte delle autorità della Valletta di una foto che ritrae il gommone che trasportava 78 eritrei di cui solo cinque si sono salvati. Altri due gommoni con in tutto ottanta persone a bordo, uno dei quali morto, sono giunti a Malta. Il primo natante è arrivato direttamente a terra a Marsaxlokk; il secondo è stato intercettato dalla Marina maltese al largo delle coste di Birzebbugia. La vittima si trovava accanto al natante soccorso alla deriva. Tra i clandestini arrivati ci sono quattordici donne, tra cui tre in gravidanza, e una bimba di 7 anni.

SICILIA - Sono giunti a Siracusa mercoledì sera altri 55 migranti a bordo di un peschereccio intercettato da un aereo della Guardia di finanza a 70 miglia a sud-est di Portopalo di Capo Passero. Due di loro sono stati arrestati con l'accusa di essere gli scafisti che hanno pilotato l'imbarcazione. I restanti 53, che hanno detto di essere curdi iracheni o turchi, sono stati condotti nel centro di accoglienza di Pozzallo (Ragusa).


27 agosto 2009



Giovane morto per sala operatoria chiusa, polemiche nel Nisseno
Sanità Calabria, nuova morte sospetta
Sicilia, proteste dopo decesso 23enne

Catanzaro, 61enne deceduto dopo essersi presentato al pronto soccorso con dolori al petto ed ai reni

CATANZARO - Ancora un caso (è il quinto dal dieci agosto scorso) di morte sospetta in Calabria. Il Quotidiano della Calabria riporta la vicenda di Felice Antonio Caligiuri, di 61 anni, morto due giorni fa nell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. L'uomo, secondo quanto riferisce il giornale, si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale la sera del 24 con forti dolori al petto ed ai reni e con una gamba immobilizzata. Le sue condizioni sono lievemente migliorate grazie anche ad una flebo fatta in ambulanza, e dopo la mezzanotte, non essendo stato visitato da un medico ha deciso di lasciare l'ospedale. Il 25, però, l'uomo ha accusato nuovamente forti dolori al petto ed il figlio lo ha riportato in ospedale dove sarebbe stato classificato come un codice bianco. Dopo alcune ore di attesa, scrive Il Quotidiano, all'uomo, è stato fatto un elettrocardiogramma, ma Felice Antonio Caligiuri è morto prima di conoscerne l'esito. Sulla vicenda i familiari hanno presentato una denuncia alla polizia. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla Procura.

I FUNERALI DI SARA A LOCRI - Saranno celebrati nel pomeriggio a Casignana i funerali di Sara Sarti, la bambina di cinque anni morta lunedì scorso nell'ospedale di Locri per cause in corso d'accertamento. Le esequie sono state fissate dopo che la salma della bambina, a conclusione dell'autopsia, è stata consegnata ai genitori. Il sindaco di Casignana, Pietro Armando Crinò, ha proclamato per giovedì, in coincidenza con i funerali di Sara Sarti, il lutto cittadino.

PROTESTE IN SICILIA - Un caso di malasanità anche in Sicilia. La morte di un giovane che era rimasto ferito gravemente in un incidente stradale e che i medici non avevano potuto soccorrere perché la sala operatoria è chiusa ha scatenato a Mazzarino (Caltanissetta) la protesta dell'intero paese. Tutti i negozi giovedì mattina sono rimasti chiusi e dimostranti occupano dalla notte scorsa la strada 626 Caltanissetta-Gela, dove lo svincolo di Judica e altri bivi sono stati bloccati con autovetture e trattori. A scatenare la rabbia della popolazione di Mazzarino, la vicenda di Filippo Li Gambi, 23 anni. Il giovane giovedì scorso aveva auto un incidente con la sua motocicletta e nella caduta si era tranciato una gamba. Era stato trasportato all'ospedale «Santo Stefano» del paese, ma i medici non avevano potuto intervenire perchè la sala operatoria era chiusa, e avevano fatto trasferire Filippo al «Sant'Elia» di Caltanissetta, dov'era deceduto subito dopo il ricovero, probabilmente a causa dell'imponente emorragia. Mercoledì sera, subito dopo i funerali, il padre del ragazzo, Giovanni Li Gambi, si era incatenato nell'ospedale di Mazzarino. I suoi concittadini, solidali con lui ma allo stesso tempo indignati per il disservizio che la chiusura della sala operatoria comporta, nella notte sono scesi in piazza. La strada 626 è occupata dalla mezzanotte circa, e in mattinata i blocchi sono stati organizzati in più punti della Caltanissetta-Gela.



27 agosto 2009



la violenza fuori dal gay village di roma
«Svastichella» al gip : «Mi hanno provocato. Non ho niente contro i gay»
In carcere, il pregiudicato 40enne è interrogato
dal giudice: «E' stata una aggressione reciproca»


«Sono stato provocato, si è trattato di una reciproca aggressione: non ho niente contro gli omosessuali,». Parla Alessandro Sardelli, alias «Svastichella». Il 40enne, durante l'interrogatorio di garanzia a Regina Coeli, ha fornito la sua versione di quanto è avvenuto fuori dal Gay Village. «E' stato un incidente» ha ripetuto riferendosi all'aggressione e il ferimento di due giovani omosessuali che hanno denunciato di essere stati assaliti soltanto perchè si stavano baciando.

«NON SO NULLA DEL COLTELLO» - Assistito dall’avvocato di ufficio Annamaria Di Giacomo, Sardelli ha sottolineato di aver reagito a una aggressione e di non aver nulla contro gli omosessuali in genere. All’interrogatorio è stato presente anche il pm Pietro Pollidori. Sardelli, conosciuto come «Svastichella», ha poi aggiunto di non sapere nulla del coltello, dell’arma da taglio che sarebbe stata usata per colpire il giovane gay. Gli inquirenti comunque ritengono la ricostruzione offerta nel corso dell’interrogatorio coerente con le ipotesi accusatorie.


27 agosto 2009




Il governo lancia un piano per le donazioni. E ammette:
due operazioni su tre fatte a danno dei detenuti giustiziati

Cina, dal boia all'espianto di organi
"Sì, abbiamo usato i condannati"



UN COLPO DI PISTOLA alla nuca del condannato e dottori ad aspettarne il corpo in ambulanza per affrettarsi a rimuoverne cuore, reni e fegato una volta certificatane la morte: è così che avvengono due operazioni di espianto degli organi su tre in Cina. Dopo anni di sospetti e denunce, ad ammettere per la prima volta l'ampiezza del fenomeno è stato lo stesso viceministro della Sanità Huang Jiefu annunciando al quotidiano China Daily un nuovo programma nazionale di donazione degli organi che contrasti il mercato nero e rispetti al contempo i diritti dei detenuti nel braccio della morte.

In un Paese la cui popolazione respinge culturalmente l'idea di venire seppellita senza che il proprio corpo sia intatto, solo 130 persone in 7 anni hanno autorizzato la donazione degli organi. Per colmare il divario tra domanda e offerta, il governo - che uccide il più alto numero di detenuti al mondo, 1718 nel 2008 secondo Amnesty International - è perciò ricorso nel 65% dei casi ai condannati a morte. Ufficialmente i detenuti dovrebbero prestare il loro consenso scritto, ma l'opaco sistema giudiziario cinese ha lasciato ampio spazio agli abusi. Che però non sono bastati: su 1 milione di cinesi in attesa di un nuovo organo, solo l'1% l'anno riesce a ottenerlo.

In questo contesto non ha faticato a nascere un fiorente mercato nero che richiama anche numerosi stranieri, i cosiddetti "turisti dei trapianti". Un mercato neppure tanto oscuro: le inserzioni dei "trafficanti di organi" si trovano facilmente su internet. Basta andare sul sito daifumd. com (daifu in cinese vuol dire dottore) per imbattersi nell'annuncio di un 35enne che mette in vendita il suo rene per 200/300mila yuan, 20/30mila euro. Neppure la legge che dal 2007 impone che i donatori vivi siano il coniuge o un consanguineo ha fermato i trapianti illegali: sono anzi aumentati dal 15% del totale nel 2006 al 49%. Per aggirare la legge del resto basta falsificare i documenti o comprare la complicità dei funzionari. Laddove vendere un organo può fruttare migliaia di euro, si fa sempre più fatica a trovare donatori volontari. Ed è per spezzare questo circolo vizioso che priva di speranza milioni di malati, i più poveri, che il nuovo sistema - ha spiegato Jiefu - aiuterà finanziariamente non solo chi aspetta un trapianto, ma anche il donatore.
(27 agosto 2009)
 
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96 replies since 6/8/2009, 10:36   4895 views
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