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Lucky (Due di Picche)
view post Posted on 17/8/2009, 12:44 by: Lucky (Due di Picche)




IN PRECEDENZA REGISTRATA UNA FORTE SCOSSE
Al largo dell'isola di Ishigaki
Sisma in Giappone. Allarme tsunami
Scossa di magnitudo 6.4 registrata dall'istituto geofisico Usa al largo di Taiwan e delle isole nipponiche

TOKYO - Un terremoto di magnitudo 6,4 gradi Richter si è verificato al largo di Taiwan e delle isole meridionali del Giappone, innescando l'allarme per un possibile tsunami locale. Lo rivela l'istituto geofisico statunitense (Usgs). In precedenza era stata registrata una scossa di magnitudo 6,7 con epicentro a circa 10 chilometri sotto il livello del mare al largo dell'isola di Ishigaki che aveva fatto scattare l'allarme tsunami, rientrato dopo circa mezz'ora.


17 agosto 2009


l'impianto è il quarto più grande del mondo
Incidente in centrale idroelettrica russa
Otto vittime, 68 persone disperse

Parziale inondazione della sale macchine a causa di una rottura. Il fiume Yenisei a rischio inquinamento

Un gruppo di persone osserva i danni alla centrale Sayano-Shushenskaya
MOSCA - Si aggrava di ora in ora il bilancio dell'incidente che ha bloccato la produzione della centrale idroelettrica russa Sayano-Shushenskaya, in Khakassia (Siberia Orientale), la più grande del Paese e la quarta più grande del mondo. Otto persone sono morte, una decina sono rimaste ferite e 68 al momento risultano disperse, secondo quanto riferisce il ministero delle Situazioni d’emergenza Andrei Kluiev, citato da radio Echo di Mosca. Tutte le vittime lavoravano nell'impianto. L'incidente è avvenuto alle 3.42 ora di Mosca (1:42 in Italia) e ha causato una parziale inondazione della sale macchine: a provocarlo è stata una rottura idraulica, le cui origini sono in corso di accertamento. Il ministro delle Situazioni d’emergenza Sergei Shoigu ha smentito comunque che la diga sia distrutta e ha ammesso che «ci vorranno anni» per riparare la centrale.

STABILIMENTI DI ALLUMINIO SENZA ELETTRICITÀ - A seguito dell'accaduto diversi stabilimenti di alluminio della zona sono rimasti senza elettricità. Le autorità hanno escluso pericoli per la popolazione, che non è stata evacuata. Secondo i responsabili della centrale, ora la situazione è sotto controllo. La centrale, aperta nel 1978, ha una capacità di 6.400 Mw e una produzione annuale di 23.500 Gmh (energia potenziale). L'impianto sfrutta una diga alta 245 metri con una lunghezza di cresta di 1066 metri, che forma una riserva d'acqua di 31 km quadrati. Dispone di una decina di turbine e alimenta diverse imprese di alluminio, tra cui alcune della Rusal, la più grande società al mondo del settore.

RISCHIO AMBIENTALE - L'incidente preoccupa il ministero delle Risorse naturali e dell’Ecologia russo: gli olii dei trasformatori della centrale di Sayano-Shushenskaya stanno infatti inquinando il fiume Yenisei. Lo scrive l’agenzia di stampa Interfax. «Una grande quantità di olii s’è versata lungo cinque chilometri nel fiume Yenisei», ha comunicato il ministero.


17 agosto 2009


LA PREVISIONE: sofferenza fino a venerdì, poi al centro-nord temperature in ribasso
Allarme caldo, nove città verso i 40 gradi
Brescia investita dall'ondata di calore. La protezione civile: rischio per Bologna, Milano, Roma e Bolzano



Caldo a Milano (Maule)
MILANO - Alta pressione stabile in questi giorni di metà agosto sull'Italia e nove città si avviano verso un'ondata di calore. Lo segnala il sistema di previsione e prevenzione del fenomeno promosso dalla Protezione civile. Oggi solo Brescia è investita dall'ondata di calore, con una temperatura massima percepita di 36 gradi. Domani si aggiungeranno altre quattro città: Bolzano, Bologna, Milano (38 gradi) e Roma (37 gradi). E dopodomani sarà la volta di Perugia, Palermo, Latina (39 gradi) e Civitavecchia (ben 40 gradi). L'ondata di calore si ha quando le condizioni di caldo e umidità persistono per tre o più giorni consecutivi. In questi casi è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio (bambini, anziani, affetti da patologie cardiovascolari).

LE PREVISIONI - Il caldo afoso e le temperature in aumento non daranno tregua almeno fino a venerdì poi, ma solo nel Centro-Nord, la situazione dovrebbe cambiare per il fine settimana con un moderato abbassamento delle temperature. Questo, perlomeno, secondo la previsione dei meteorologi per la settimana che si apre oggi. «Siamo in una fase di caldo intenso ma che non è paragonabile ancora all'ondata che ha investito l'Italia alla fine di luglio - afferma Rino Cutuli del centro Epson Meteo -. La zone più colpite dall'afa sono senza dubbio il Nord e il Centro dove tra mercoledì e giovedì registreremo il picco». Milano, Bologna, Firenze, Perugina e Roma saranno le città più calde. «Parliamo di temperature di 4 o 5 gradi più alte della media - prosegue Cutuli -, rese ancora più intense dal tasso di umidità. Ieri a Milano la temperatura avvertità era di 38 gradi (50% di umidità) mentre a Roma il calore percepito era addirittura di 39 gradi con un tasso di umidità che sfiorava il 45%». La situazione è destinata a cambiare per il fine settimana, ma non riguarderà il sud dove il tempo si manterrà bello anche nel fine settimana. «Le regioni del Nord venerdì - conclude l'esperto - verranno lambite da una perturbazione atlantica che abbasserà le temperature almeno di 5 gradi. Per le regioni del centro una parziale boccata di ossigeno arriverà solo domenica».


17 agosto 2009



VERSO LE ELEZIONI in AFGHANISTAN
«Taglieremo dita e orecchie
a quelli che andranno a votare»

Nuova minaccia talebana. Una campagna intimidatoria che potrebbero influenzare il voto

Alcuni afghani assistono
KABUL - Non solo gli attacchi ai seggi. Anche le minacce fisiche agli elettori. I talebani alzano il tiro per scoraggiare la popolazione afghana a partecipare alle elezioni presidenziali del 20 agosto. E dopo i volantini distribuiti tra la gente («Non andate ai seggi, li colpiremo«), arriva un nuovo avvertimento: «Taglieremo dita, naso e orecchie agli elettori che si recheranno alle urne». Anche in questo caso la minaccia è contenuta sui volantini che i miliziani stanno lasciando nei villaggi del Sud del paese. Lo riferisce il sito online dell'emittente al Jazeera.

IL VOTO - I fondamentalisti islamici negli ultimi giorni hanno lanciato una massiccia campagna intimidatoria per tenere gli elettori lontani dalle urne, una campagna che rischia di influenzare pesantemente il voto e che mette in dubbio una rielezione di Hamid Karzai, finora data per scontata. La campagna di terrore dei talebani potrebbe avere successo nel sud e nell'est del Paese, popolati da afgani di etnia pashtun, e una eventuale diserzione delle urne da parte dei pashtun rischia di tradursi in una sconfitta per Karzai, che cinque anni fa vinse grazie al loro ampio sostegno.


17 agosto 2009


crolla un edificio a due piani
Settimo Torinese, esplode palazzina
Un morto tra le macerie

È accaduto in via Leinì. I soccorritori stanno scavando per cercare eventuali altre vittime


TORINO - Una palazzina di due piani è crollata a Settimo Torinese in seguito a un'esplosione. Il crollo ha provocato una vittima: si tratta di Mario Panzica, 69 anni, che, secondo le prime informazioni, viveva da solo. Il suo corpo è stato sbalzato una cinquantina di metri davanti alla casa, in un piccolo piazzale dove c'era un distributore di benzina di cui un tempo era gestore.

LE CAUSE - La palazzina era un edificio unifamiliare che è letteralmente crollato su sé stesso dopo lo scoppio, forse dovuto a una fuga di gas, anche se vigili del fuoco e carabinieri stanno ancora lavorando per accertare le cause. L'esplosione ha sventrato il pian terreno della palazzina adiacente a quella crollata. All'interno di entrambi gli edifici non ci dovrebbero esserci abitanti perché in vacanza. I vigili del fuoco sono comunque al lavoro anche per escludere con certezza la presenza di altre persone sotto le macerie.


17 agosto 2009



Paul Lewis, 40 anni, al momento decisivo del lancio ha avuto la brutta sorpresa
L'attrezzo di riserva si è aperto solo parzialmente, il tetto di un hangar ha attutito la caduta
Gb, il paracadute non si apre
salvo dopo un volo di 3mila metri

"Per quello che sappiamo non ha fratture. Si riprenderà completamente"



LONDRA - Salvo dopo un volo di tremila metri. E' accaduto a Paul Lewis, un paracadutista britannico, che nel momento decisivo del lancio, ha avuto la brutta sorpresa di ritrovarsi con il paracadute non funzionante. Ha quindi provato con quello di riserva, ma si è aperto solo a metà. L'uomo è quindi caduto pesantemente sul tetto di un hangar: ma, a sorpresa, ne è uscito praticamente illeso. Lo schianto da 3.000 metri di altezza, racconta la Bbc, gli ha provocato, infatti, solo ferite guaribili al collo e alla testa e nessun danno permanente.

Il fatto dal sapore miracoloso è avvenuto nel centro di paracadutismo di Tilstock a Whitchurch, nello Shropshire. Il proprietario del centro, Colin Fitzmaurice, ha assistito alla scena e ha potuto raccontare la dinamica dell'incidente: pochi secondi, il paracadute non si apre, lo schianto. E' stata immediatamente chiamata un'ambulanza e l'uomo, un cameraman di circa 40 anni, ha ricevuto i primi soccorsi sul luogo prima di essere portato in ospedale del North Staffordshire.

Fitzmaurice ha detto alla Bbc di aver saputo dall'ospedale che l'uomo si riprenderà completamente. "Per quello che sappiamo non ha fratture - ha detto - è stato molto fortunato".

(16 agosto 2009)


L'INTERVISTA/ Jean-Marie Colombani: in qualsiasi paese europeo
sarebbe stato costretto a dimettersi. Ma ora il Cavaliere è più fragile

"Il premier si sente intoccabile
E sorprende il sostegno vaticano"




Jean-Marie Colombani
PARIGI - "Italie a' la dérive". Così, su Slate.fr, versione francese del famoso sito americano, è stata titolata l'analisi di Jean-Marie Colombani sulla situazione nel nostro paese. L'Italia sta andando alla deriva e non se ne accorge, è questo il succo del pensiero dell'ex direttore di Le Monde, che prende spunto dall'inchiesta di Bari sulle feste con escort a Palazzo Grazioli e Villa Certosa. "Quello che sta succedendo da voi un segnale d'allarme per tutta l'Europa" aggiunge ora Colombani.

Cosa le sembra più preoccupante?
"In qualsiasi altro paese dell'Unione europea gli elementi raccolti dai magistrati avrebbero conseguenze certe sul piano giudiziario. Mi sembra che il vostro primo ministro si comporti come un intoccabile, che anzi si senta in diritto di attaccare le poche voci che lo criticano. Ma ciò che è più interessante sul lungo periodo è capire le ripercussioni politiche di questa vicenda".

Il possibile erede di Berlusconi?
"Bisognerebbe intanto capire quando Gianfranco Fini avrà il coraggio di prendere la guida di quella parte della destra che definirei civilizzata. Al tempo stesso, il fatto che Berlusconi sia ora più fragile, meno libero e più ricattabile, permette alla Lega Nord di dettare condizioni e imporre al governo leggi sull'immigrazione o dibattiti su simboli dell'unità del paese".

In Francia Berlusconi sarebbe stato costretto a dimettersi?
"La questione non si pone neppure. In qualsiasi paese europeo un politico coinvolto in uno scandalo del genere verrebbe come minimo allontanato da qualunque responsabilità di governo. E per cominciare, avrebbe dovuto rispondere alle tante domande che gli sono state rivolte".

Nei primi tempi la stampa francese si è mostrata prudente nel raccontare lo scandalo. Come mai?
"Per tradizione, rispettiamo la linea di confine tra vita pubblica e privata. È un atteggiamento che ha contato anche in questa vicenda".

Lei ha anche accusato la Chiesa di andare contro i propri principi.
"Per me, la vera sorpresa in questa vicenda è il muto sostegno che Berlusconi continua ad ottenere dal Vaticano. Con lui, quello che la Chiesa predica ogni giorno è stato contraddetto in maniera chiara e lampante. Si parla proprio di quello che la Chiesa ha più a cuore. La morale, pubblica e privata. Incomprensibile, davvero".


(17 agosto 2009)
 
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96 replies since 6/8/2009, 10:36   4895 views
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